consulenza manageriale

sabato, agosto 01, 2009

La più importante lezione di gestione che io abbia mai ricevuto

Ero all’epoca, parlo di molti anni fa, un giovane manager/consulente che gestiva in Zambia, per conto di una società di Mediobanca il concessionario Olivetti, occupandomi nello stesso tempo dei paesi subsahariani per conto dell’Olivetti stessa.
Un sabato pomeriggio mi fu offerta la Direzione Generale di una industria di articolati ed autobotti: avrei preso possesso della carica il lunedì mattina. Si trattava della Lusaka Engineering Company, 1.400 persone, partecipazione 40% Stato Zambiano, 40% Mediobanca e 20% Fratelli Piacenza. La mia ultima esperienza di gestione era stata fino a quel momento la direzione dell’assistenza tecnica clienti per l’area di Londra (230 tecnici). Ritenni quindi onesto dichiarare la mia esitazione ad accettare l’incarico per manifesta mancanza di esperienza. Ebbi molto coraggio: dimenticavo di dire che l’offerta mi fu fatta personalmente dal dottor Enrico Cuccia. Ed è da lui che ricevetti una lezione di management che non potrò mai dimenticare. L’uomo parlava pochissimo, ho avuto poi modo di incontrarlo un altro paio di volte in Africa ed a Milano. Egli scrisse su un foglio che ancora conservo quattro frasi: fatture emesse, fatture ricevute, pagamenti ricevuti e pagamenti effettuati. Mi girò il foglio perché lo leggessi e disse: “Guardi ingegnere lei lunedì va in fabbrica, per due settimane non prende nessuna decisione e tutte le sere si fa portare nel suo ufficio dal Direttore Amministrativo questi quattro numeri, alla fine delle due settimane riunisce tutti i direttori (non usava la parola manager) intorno al tavolo della Direzione, tiene i numeri in ordine davanti a sé e comincia a fare domande. Vedrà che dopo la riunione sarà in grado di prendere decisioni.” Seguii le istruzioni alla lettera, per fortuna avevo una segretaria inglese non molto attraente ma molto efficiente, e dopo due anni della mia gestione la Price Waterhouse potette stilare un report pieno di complimenti per il management.

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Alcune idee e strumenti utili per avvantaggiarsi in questo fantastico momento che sta attraversando l’economia

Non sto facendo della facile ironia nel considerare il momento economico “fantastico”. Quando guarderemo indietro a questo periodo, fine 2008, 2009 e 2010, se avremo saputo approfittare delle opportunità che ci saranno state offerte, o che avremo saputo creare, potremo congratularci con noi stessi. Ma dovremo pensare ed agire in maniera diversa da come abbiamo agito e pensato fino ad ora.Non stiamo parlando di incosciente ottimismo, pensare positivo o spendere soldi che non abbiamo, non stiamo parlando di attendere che il difficile periodo passi e tutto torni come prima, non stiamo pensando a come fare per tirare avanti e sopravvivere, tutt’altro. Le opportunità ci si presenteranno in maniera completamente diversa e quindi per approfittarne dovremo pensare ed agire in maniera completamete diversa.
1. Molte persone, manager e imprenditori o dipendenti publici e privati, stanno guardando al proprio futuro cercando di sopravvivere. Si fanno piccoli aggiustamenti, si riducono le spese, si tagliano i costi (in generale la promozione, la formazione e il personale) tagliandosi così le gambe per quando la crisi finirà, se mai si riuscirà a restare sul mercato fino a quel momento. Occorre invece porsi dei grandi obiettivi ed investire per raggiungerli tutte le risorse che abbiamo. Non sto parlando solo di risorse economico/finanziarie ma di entusiasmo, capacità di lavoro, competenze e conoscenze.
2. Quando avremo deciso con fermezza quello che vogliamo fare nei prossimi due o tre anni, quando avremo identificato i nostri obiettivi, occorrerà pensare come se li avessimo già raggiunti. Occorrerà dunque metterci nel futuro ed agire e pensare come se avessimo già raggiunto quello che volevamo. Non si tratta di una battuta ma di un metodo scientifico e quindi sperimentato. Noi abbiamo ua capacità mentale cosciente (conscious mind ) che è in grado di elaborare circa 40 informazioni al secondo, ed una capacità mentale subconscia (subconscious mind) che è capace di elaborare 4 milioni di informazioni al secondo. Dobbiamo quindi non affidarci solo al razionale, col quale vedremo solo le cose e gli avvenimenti spesso deprimenti che ci circondano, ma cercare di riprogrammare il nostro subconscio. E’ quello che di solito fanno gli atleti prima di una gara impegnativa: si pongono nell’attegiamento mentale del vincitore. Ci sono diversi metodi per ottenere questo stato mentale e ne parleremo.
3. Non basta essere in grado di sfruttare le opportunità che ci si presentano, è necessario essere proattivi: costruire le opportunità da sfruttare. Per fare questo è importante far crescere il proprio network, la propria rete di contatti. Dobbiamo cercare di creare rapporti con più persone possibile ed occorre fare questo non pensando solo a chi ci può essere di aiuto ma anche a chi può avere bisogno del nostro aiuto.
4. Essere pronti, prepararsi, per quando la crisi finirà. Abbiamo delle conoscenze, delle competenze, delle esperienze, del talento, delle passioni; facciamo crescere e valorizziamo questi valori poichè c’è sicuramente qualcuno che ha bisogno delle nostre conoscenze, competenze, esperienze, talento e passioni.
Pensiamo a queste cose durante il mese di Agosto. Ci risentiremo a Settembre. Ad ogni modo io resterò connesso sempre e pronto a rispondere alle email.
Per saperne di più vai a http://geminieuropa.eu/conoscenza.html

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