consulenza manageriale

venerdì, dicembre 02, 2005

La qualità si paga. Ma la “non qualità”: quanto costa? - Giugno 2002

Un vecchio adagio diceva: “la qualità ha un costo”. Giusto! Ma è altrettanto giusto dire che anche la non qualità ha un costo. Giusto anche questo!

Per spiegare meglio il concetto, potremmo dire che produrre un prodotto/servizio di qualità vuol dire, per un’azienda, avere la possibilità concreta di fare business. Mentre, produrre un prodotto/servizio di non qualità provoca per un’azienda, più di un pericolo da evitare.

Il primo:
Un prodotto di non qualità non soddisferà a lungo un cliente provocando insoddisfazione, che una volta percepita difficilmente si potrà modificare. In questo caso il cliente è perso per sempre.

Il secondo:
Realizzare un prodotto di non qualità determina all’azienda una serie di costi che appesantiscono il prodotto, la sua vita commerciale, “affossando” alla lunga l’azienda.
Quindi, fare “qualità” può rappresentare un modo per ridurre i costi di produzione e migliorare la gestione.

Da un’indagine realizzata dal Sincert emerge che l’adozione di un Sistema Qualità riduce i costi del 25%, gli scarti del 55% ed i reclami del 61%.
Questo significa che l'azienda di qualità è più efficiente, ossia produce meglio spendendo meno.

A questo proposito la linea guida UNI EN ISO 9004 - 1, dice testualmente:
"L'impatto della qualità sui profitti e sulle perdite può risultare particolarmente rilevante soprattutto sul lungo periodo. Occorre pertanto che l'efficacia del Sistema Qualità sia misurata in termini economici.
L'obiettivo principale del rilevare e riportare i costi della qualità e della "non qualità" è quello di fornire i mezzi per valutare l'efficacia del sistema e creare le basi per programmi di miglioramento".
Una ricerca settoriale effettuata verso la fine degli anni '90 presso un campione rappresentativo delle Aziende Italiane che misuravano i costi della non qualità ha permesso di rilevare che tali costi possono arrivare fino al 18/20 % del fatturato.

Gli aspetti di costo della non qualità di solito più evidenti sono dovuti a:
· Controllo merce in arrivo
· Qualificazione prodotti e componenti
· Rottamazione scarti e prodotti difettosi
· Sostituzione prodotti restituiti
· Controlli in produzione
· Qualificazione
· Formazione personale
· Servizi Qualità ecc.
Una qualità scadente può produrre altri danni, spesso non quantificabili, di cui non si tiene quasi mai conto al momento di valutare l'opportunità di attuare un miglioramento della qualità, come:
· Gestione reclami
· Perdite quote di mercato
· Sforzi di vendita sprecati
· Eccesso di stock
· Ritardi consegne
· Penalità
· Modifiche presso i clienti
· Rifatturazioni
· Ritardati pagamenti
· Rallentamento del processo produttivo
· Costi garanzie
· Riprogettazioni ecc.

Se tutte queste componenti negative fossero azzerate potremmo facilmente comprendere che la buona qualità produce significativi vantaggi.

I costi legati alla qualità, possono essere classificati in:Investimenti per la Qualità:
1. investimenti o spese sostenuti per realizzare il prodotto/servizio "la prima volta" con le caratteristiche qualitative richieste
2. Costi di Prevenzione: costi per progettare, realizzare e mantenere un sistema della qualità che assicuri il raggiungimento a livelli economici della qualità richiesta.
3. Costi di Valutazione: costi sostenuti per determinare il grado di conformità ai requisiti della qualità.

Costi della Non Qualità:
1. spese sostenute in eccesso a quelle che si sarebbero sostenute se il prodotto fosse stato costruito bene la prima volta
2. Costi per Insuccessi Interni: costi che si presentano quando prodotti, componenti e materiali non raggiungono i requisiti di qualità prima della spedizione al Cliente finale
3. Costi per Insuccessi Esterni: costi sostenuti quando i prodotti non raggiungono i requisiti di qualità dopo il trasferimento al Cliente.

E' dimostrato statisticamente che, al crescere dei costi della qualità si riducono quelli della non qualità.
Inoltre, come dimostra un’interessante statistica fatta da alcuni consulenti americani, c'è un grosso margine per aumentare il profitto se questi costi vengono ridotti.

La riduzione dei costi della non-qualità è uno dei modi migliori per aumentare i profitti aziendali. Quelli che seguono sono alcuni dei più importanti:
· Il sistema pone l'accento sulla necessità di far bene il lavoro la prima volta.
· Fornisce un mezzo per fissare le priorità di intervento.
· Allinea gli obiettivi della qualità con quelli dell'azienda.
· Fornisce un unico panorama della qualità. Le informazioni e i dati sono oggettivi e comparabili.
· Fornisce un mezzo per misurare il cambiamento e per misurare il miglioramento.

Un buon sistema di gestione deve essere:
· Semplice e snello
· Leggibile da parte di tutti gli interessati
· Sistematico
· Pianificato
· Eseguito secondo gli standard della normale contabilità aziendale.

Il cammino della qualità sta seguendo in questi anni una rapidissima evoluzione e che se anche determinati interventi organizzativi sono necessari e di grande aiuto, possono rappresentare talvolta solo fasi di passaggio verso obiettivi più ambiziosi.

La qualità genera profitti a vantaggio di una sempre maggiore competitività.