consulenza manageriale

mercoledì, dicembre 07, 2005

Bilancio sociale: il ruolo degli stakeholders - Febbraio 2003

Nel 1963, lo Stanfort Research Institute ha formulato il concetto di Stakeholder per indicare tutti coloro che hanno un interesse nell’attività di un’azienda e senza il cui appoggio un’organizzazione non è in grado di sopravvivere, includendo anche i gruppi non legati da un rapporto economico con l’impresa.

La definizione attualmente più utilizzata è quella di Freeman (1984) che:
“Gli Stakeholder primari, ovvero gli Stakeholder in senso stretto, sono tutti quegli individui e gruppi ben identificabili da cui l’impresa dipende per la sua sopravvivenza: azionisti, dipendenti, clienti, fornitori, e agenzie governative. In senso più ampio Stakeholder è ogni individuo ben identificabile che può influenzare o essere influenzato dall’attività dell’organizzazione in termini di prodotti, politiche e processi lavorativi. In questo più ampio significato, gruppi d’interesse pubblico, movimenti di protesta, comunità locali, enti di governo, associazioni imprenditoriali, concorrenti, sindacati e la stampa, sono tutti da considerare Stakeholder”.

Gli Stakeholders sono quindi tutti quegli individui o gruppi che possono influenzare il successo di un’impresa o che hanno interessi nelle decisioni dell’impresa.
Recentemente (Clarkson, 1995), il concetto di Stakeholder è stato esteso anche a tutti quei soggetti portatori di interessi potenziali per un’azienda, cioè persone o gruppi che hanno pretese, titoli di proprietà, diritti, o interessi, relativi ad un’impresa ed alle sue attività.

Esistono due differenti tipi di Stakeholders (Clarkson):
- Gli Stakeholders primari sono quelli senza la cui continua partecipazione l’impresa non può sopravvivere come complesso funzionante; tipicamente gli azionisti, gli investitori, i dipendenti, i clienti e i fornitori, ma anche i governi e le comunità che forniscono le infrastrutture, i mercati, le leggi e i regolamenti.
- Gli Stakeholders secondari comprendono coloro che non sono essenziali per la sopravvivenza di un’azienda o che esercitano un’influenza diretta sull’impresa stessa; sono compresi quindi individui e gruppi che, pur non avendo rapporti diretti con essa sono comunque influenzati dalle sue attività, come per esempio le generazioni future.

Nel corso degli anni, le sollecitazioni provenienti dagli interlocutori sociali delle imprese hanno subito una profonda trasformazione, conquistando sempre più voce e riuscendo ad influenzare, indirettamente, anche il dinamismo delle aziende stesse le quali hanno dovuto elaborare strategie ed acquisire strumenti in grado di capire e rappresentare l’impatto che le performance sociali possano avere nell’evoluzione strutturale e dinamica dell’organizzazione e nell’impatto che le stesse possano avere nei confronti degli Stakeholders di riferimento.

Il successo di un’impresa, oggi, è quindi legato ai propri interlocutori sociali e dipende dalla qualità dei rapporti con i diversi gruppi di Stakeholders con i quali essa interagisce attraverso il reciproco mercato di beni e servizi o, in ogni modo, entra in contatto.

In quest’ottica si configurano nuove finalità per le imprese che vogliono distinguersi e dare evidenza della loro presenza nel mercato. Sostanzialmente si comincia a ragionare in termini di profitto etico/economico come di un rapporto direttamente proporzionale. Quindi, più dimostriamo il nostro valore Etico, maggiori saranno i profitti.

Oggi, non è possibile gestire efficacemente un’impresa se non si è in grado di conoscere e prevedere le legittime attese dei suoi interlocutori.

Qualità dei prodotti e dei servizi offerti, tutela ambientale, sicurezza negli ambienti di lavoro, salvaguardia dei valori etici e sociali, sono oggi le nuove frontiere alle quali le organizzazioni devono affacciarsi per avere successo e riuscire ad oltrepassare questa fase di passaggio da una visione aziendale volta sostanzialmente al profitto ad una nella quale le aziende devono appropriarsi e fare proprie le istanze dei diversi gruppi di Stakeholders.
Tutto ciò, porta a ritenere che l’approccio etico alla globalizzazione delle attività sia l’unica via ad uno sviluppo sostenibile e di lunga durata sia per le singole aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni, sia per la comunità tutta.

La SA 8000 non è comunque una norma solo per "grandi imprese" poiché è pensata, al pari degli altri tipi di certificazione, per essere adottata in ogni tipo di azienda, con l'unica esclusione delle industrie estrattive e del lavoro domestico.

Per ottenere un forte vantaggio competitivo, le Aziende che vogliano eliminare qualsiasi dubbio sulle origini del proprio prodotto oggi non devono far altro che affidarsi alla SA8000. La domanda che da Consumatori da sempre ci poniamo "chi garantisce chi?" può trovare con la SA8000 una risposta esauriente.


Il nostro approccio (rif. www.geminieuropa.com) per l’implementazione del Sistema SA 8000, si basa su queste fondamentali fasi:

1. Raccolta Dati con interviste ai responsabili di funzione aziendali e sopralluoghi presso tutte le sedi aziendali;

2. Diagnosi Aziendale

3. Progettazione del Sistema per la Responsabilità Sociale Aziendale e comunicazione dei tempi di commessa al Cliente;

4. Piano Qualità Servizio Consulenza

5. Realizzazione del Sistema per la Responsabilità Sociale Aziendale e della documentazione di supporto che varia a seconda delle attività aziendali;

6. Documentazione Sistema per la Responsabilità Sociale Aziendale

7. Consegna del Sistema per la Responsabilità Sociale Aziendale al Cliente, addestramento al personale coinvolto e formazione sulla gestione dello stesso;

8. Attivazione Sistema per la Responsabilità Sociale Aziendale

9. Assistenza on line, help desk e on site sulla gestione del Sistema per la Responsabilità Sociale Aziendale;

10. Attivazione Sistema per la Responsabilità Sociale Aziendale

11. Verifiche presso i siti Aziendali e presso i Fornitori disposti ad una verifica ispettiva della effettiva veridicità delle dichiarazioni contenute nella documentazione del Sistema per la Responsabilità Sociale Aziendale e simulazione dell'Audit di Certificazione;

12. Identificazione aree di miglioramento del sistema

13. Assistenza per la scelta dell'Organismo di Certificazione più idoneo all'attività del Cliente e gestione dei rapporti burocratici con lo stesso.

14. Attivazione Iter di certificazione

15. Assistenza fino all'ottenimento della certificazione (verifica documentale e visite organismo per valutazione del sistema).

16. Rilascio Certificazione Etica SA8000. (Durata Intervento 4 - 6 mesi)

Inoltre volevamo informarVi che, proprio in questi giorni stiamo conducendo a Certificazione il primo Sistema di gestione della Qualità integrato con la gestione etica in conformità alla SA 8000 (UNI EN ISO 9001:2000 + ISO 14001 + SA 8000).