La formazione come elemento di crescita - Gennaio 2003
Estratto da una riunione Gemini Europa del 1996 sul tema: nuovi servizi formativi da veicolare alle aziende:
…la "practice simulation" come strumento di apprendimento. La ragione di questa scelta è data dal fatto che soltanto attraverso la simulazione di situazioni reali è possibile acquisire le esperienze necessarie per migliorare il proprio lavoro. Tali corsi sono diversificati in modo da poter coinvolgere un'utenza piuttosto ampia: i principali gruppi utilizzatori sono le aziende, le organizzazioni non-profit, gli enti locali, gli istituti di formazione.
Queste erano le motivazioni Gemini Europa nel decidere la partnership con la MCC International, per avvalerci della Practice Simulation. E da lì iniziò il duro lavoro di promozione e presentazione delle potenzialità dello strumento formativo. Era il lontano 1996 e molte aziende, sebbene spendessero ingenti budget per la formazione interna non conoscevano metodi diversi “dall’aula” men che meno simulazioni di gestione aziendale. Ma nonostante tutto, siamo riusciti ad ottenere qualche buon risultato, almeno con alcune aziende dinamiche e moderne.
Oggi, finalmente un altro interessante obiettivo è stato raggiunto: abbiamo erogato, per la prima volta, in collaborazione con la casa editrice RCS, una Practice Simulation per gli studenti degli istituti superiori. Il risultato raggiunto è stato ottimo, per noi, ma soprattutto per i ragazzi, che si sono improvvisati manager di azienda, dimostrando entusiasmo, capacità e voglia di fare. A riprova di ciò, suggeriamo di leggere la relazione scritta da uno degli insegnanti che, in qualità di capitano-coordinatore ha partecipato al corso: Gestiamo l’azienda in classe.
Considerazioni conclusive
L’esperienza di Gestiamo l’azienda ha avuto un notevole impatto sugli studenti, sui docenti e sulle famiglie.
Per gli studenti ha rappresentato una occasione di apprendimento unica perché ha consentito prima di tutto di arricchire notevolmente il bagaglio di competenze professionali. Essi hanno imparato a contestualizzare concetti già appresi in precedenza, utilizzandoli per risolvere problemi nuovi e complessi, e hanno appreso sul campo nuovi strumenti concettuali fondamentali per la loro formazione professionale. In sei settimane gli studenti hanno manipolato in prima persona, in una situazione simulata ma verosimile, gran parte degli strumenti concettuali previsti dal piano di lavoro di Marketing. Pertanto, il fatto di aver inevitabilmente sospeso per la durata della competizione l’attività didattica “ordinaria” non solo non ha determinato alcuna “perdita di tempo”, ma ha permesso agli studenti di avere un quadro di riferimento completo di tutto quello che avranno modo di riprendere e approfondire nei successivi moduli, predisponendoli a una maggiore motivazione.
Gli studenti hanno anche imparato a rispettare maggiormente gli impegni e le scadenze, sono migliorati nella capacità di documentazione e archiviazione del proprio lavoro, di relazionarsi con i compagni e con i docenti e hanno incrementato la propria motivazione e interesse allo studio delle discipline professionalizzanti più coinvolte nell’esperienza di simulazione.
Alcuni studenti hanno avuto l’opportunità di mostrare abilità e capacità che non si erano mai manifestate in precedenza e che in questa occasione sono state valorizzate.
L’esperienza è servita anche a migliorare i rapporti tra gli studenti e a recuperare anche chi stava generalmente in disparte così da creare un gruppo classe decisamente più unito.
Anche per i docenti l’esperienza è stata molto importante, soprattutto come occasione di confronto su varie questioni: la valenza formativa delle diverse discipline e delle diverse metodologie didattiche, l’importanza dell’approccio interdisciplinare, i cambiamenti prodotti dall’esperienza sugli studenti, la necessità di proporre per il futuro occasioni simili di apprendimento.
Anche le famiglie hanno apprezzato l’esperienza vissuta dai propri figli attraverso Gestiamo l’azienda. I genitori hanno riferito ai docenti dell’entusiasmo con cui gli studenti hanno raccontato in famiglia l’esperienza vissuta. E’ stato anche riferito, in un caso molto significativo, che l’esperienza della simulazione è servita perché lo studente ricominciasse a parlare in famiglia della scuola.
Si tratta di un ulteriore feed-back, molto positivo, che conferma la validità di esperienze che dovrebbero sempre più sostenere e integrare l’attività didattica “tradizionale” in modo da offrire ai giovani opportunità formative differenziate e complementari tra loro, indispensabili per un organico sviluppo personale e professionale.
Per leggere la relazione completa vi suggeriamo:
http://www.tramontana.it/gestione/resoconto%20Gestiamo%20azienda.doc
…la "practice simulation" come strumento di apprendimento. La ragione di questa scelta è data dal fatto che soltanto attraverso la simulazione di situazioni reali è possibile acquisire le esperienze necessarie per migliorare il proprio lavoro. Tali corsi sono diversificati in modo da poter coinvolgere un'utenza piuttosto ampia: i principali gruppi utilizzatori sono le aziende, le organizzazioni non-profit, gli enti locali, gli istituti di formazione.
Queste erano le motivazioni Gemini Europa nel decidere la partnership con la MCC International, per avvalerci della Practice Simulation. E da lì iniziò il duro lavoro di promozione e presentazione delle potenzialità dello strumento formativo. Era il lontano 1996 e molte aziende, sebbene spendessero ingenti budget per la formazione interna non conoscevano metodi diversi “dall’aula” men che meno simulazioni di gestione aziendale. Ma nonostante tutto, siamo riusciti ad ottenere qualche buon risultato, almeno con alcune aziende dinamiche e moderne.
Oggi, finalmente un altro interessante obiettivo è stato raggiunto: abbiamo erogato, per la prima volta, in collaborazione con la casa editrice RCS, una Practice Simulation per gli studenti degli istituti superiori. Il risultato raggiunto è stato ottimo, per noi, ma soprattutto per i ragazzi, che si sono improvvisati manager di azienda, dimostrando entusiasmo, capacità e voglia di fare. A riprova di ciò, suggeriamo di leggere la relazione scritta da uno degli insegnanti che, in qualità di capitano-coordinatore ha partecipato al corso: Gestiamo l’azienda in classe.
Considerazioni conclusive
L’esperienza di Gestiamo l’azienda ha avuto un notevole impatto sugli studenti, sui docenti e sulle famiglie.
Per gli studenti ha rappresentato una occasione di apprendimento unica perché ha consentito prima di tutto di arricchire notevolmente il bagaglio di competenze professionali. Essi hanno imparato a contestualizzare concetti già appresi in precedenza, utilizzandoli per risolvere problemi nuovi e complessi, e hanno appreso sul campo nuovi strumenti concettuali fondamentali per la loro formazione professionale. In sei settimane gli studenti hanno manipolato in prima persona, in una situazione simulata ma verosimile, gran parte degli strumenti concettuali previsti dal piano di lavoro di Marketing. Pertanto, il fatto di aver inevitabilmente sospeso per la durata della competizione l’attività didattica “ordinaria” non solo non ha determinato alcuna “perdita di tempo”, ma ha permesso agli studenti di avere un quadro di riferimento completo di tutto quello che avranno modo di riprendere e approfondire nei successivi moduli, predisponendoli a una maggiore motivazione.
Gli studenti hanno anche imparato a rispettare maggiormente gli impegni e le scadenze, sono migliorati nella capacità di documentazione e archiviazione del proprio lavoro, di relazionarsi con i compagni e con i docenti e hanno incrementato la propria motivazione e interesse allo studio delle discipline professionalizzanti più coinvolte nell’esperienza di simulazione.
Alcuni studenti hanno avuto l’opportunità di mostrare abilità e capacità che non si erano mai manifestate in precedenza e che in questa occasione sono state valorizzate.
L’esperienza è servita anche a migliorare i rapporti tra gli studenti e a recuperare anche chi stava generalmente in disparte così da creare un gruppo classe decisamente più unito.
Anche per i docenti l’esperienza è stata molto importante, soprattutto come occasione di confronto su varie questioni: la valenza formativa delle diverse discipline e delle diverse metodologie didattiche, l’importanza dell’approccio interdisciplinare, i cambiamenti prodotti dall’esperienza sugli studenti, la necessità di proporre per il futuro occasioni simili di apprendimento.
Anche le famiglie hanno apprezzato l’esperienza vissuta dai propri figli attraverso Gestiamo l’azienda. I genitori hanno riferito ai docenti dell’entusiasmo con cui gli studenti hanno raccontato in famiglia l’esperienza vissuta. E’ stato anche riferito, in un caso molto significativo, che l’esperienza della simulazione è servita perché lo studente ricominciasse a parlare in famiglia della scuola.
Si tratta di un ulteriore feed-back, molto positivo, che conferma la validità di esperienze che dovrebbero sempre più sostenere e integrare l’attività didattica “tradizionale” in modo da offrire ai giovani opportunità formative differenziate e complementari tra loro, indispensabili per un organico sviluppo personale e professionale.
Per leggere la relazione completa vi suggeriamo:
http://www.tramontana.it/gestione/resoconto%20Gestiamo%20azienda.doc
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