consulenza manageriale

giovedì, dicembre 01, 2005

Novembre dicembre 1998 - APPRENDERE FACENDO - LA FORMAZIONE MANAGERIALE

Iniziamo con una storiella che, in diverse versioni, viene raccontata nella maggior parte dei corsi manageriali "classici".
In una fitta foresta tre uomini saggi e ciechi incontrano un elefante.
Il primo dei tre saggi, dopo aver esaminato accuratamente una zampa dell'animale, dichiara: "Si tratta di un importante edificio costruito su colonne maestose".
Il secondo, dopo aver toccato la coda, enuncia: "Si tratta solo di una semplice corda".
Il terzo saggio riesce a toccare le zanne dell'elefante: "Sono delle spade molto acuminate".


L'obiettivo principale della formazione manageriale e' quello di fornire una visione d'insieme dell'azienda attraverso un apprendimento pratico.
L'azienda va vista nella sua complessità e con un approccio olistico: non si va da nessuna parte considerando solo i conti economici, oppure badando solo al marketing, o solo alla produzione e così via.
È necessario avere sempre presenti tutti gli elementi interni ed esterni che influenzano la vita di una impresa:
1. il mercato: la domanda, le informazioni sul mercato, la concorrenza, i fornitori;
2. lo scenario: le leggi, l'economia, i rapporti con le istituzioni finanziarie;
3. il personale: non solo la retribuzione e i rapporti sindacali;
4. il progresso tecnologico: porre costante attenzione alle nuove tecnologie.

Accade spesso che un manager senta il bisogno di avere un qualche strumento per prevedere le conseguenze di una decisione.
In un business game questo sarebbe possibile: basta fornire ad ogni partecipante un semplice programmino e ciascuno potrebbe verificare "cosa succede se" e anche "che fare per ottenere cosa" ("What if" e "How to"). Ma la realtà è ben diversa.

Nei periodi di grandi cambiamenti non é semplice fare previsioni. Stiamo assistendo a grandi cambiamenti in tutti i settori che interessano la vita delle imprese: finanza, tecnologia e mercato. È tempo quindi di grandi cambiamenti anche nella gestione delle imprese: avranno probabilità di permanere solo quelle imprese che avranno imparato a vivere in maniera dinamica, capaci di grande flessibilità organizzativa e che sapranno adattarsi rapidamente per affrontare le nuove sfide del mercato. Gestire nel cambiamento vuole dire quindi per un imprenditore/manager prima di tutto non dare niente per scontato ed acquisito: tutti quelli che erano considerati punti fermi di una gestione professionale hanno o stanno dimostrando le loro debolezze. Grandi imprese a livello mondiale, che si pensava solidissime ed eterne, gestite seguendo tutte le più moderne regole del management, sulla cui storia organizzativa sono stati scritti volumi ancora oggi studiati nelle migliori scuole ed università del mondo, sono oggi in crisi. E questo in tutti i settori: l'informatica, l'elettronica, la meccanica, l'energia, i trasporti... Non é quindi possibile adottare dei modelli organizzativi e gestionali sicuri e collaudati; non é quindi più possibile seguire regole fisse, é però imperativo restare legati a dei principi generali.

Nello sviluppare un corso per manager/imprenditori è necessario mettere in pratica alcuni principi generali dell'apprendimento continuo.
L'apprendimento continuo è alla base del successo dell'impresa.
Il successo di un'impresa presuppone la capacità di perseguire con continuità e sistematicità i processi e gli obiettivi dell'impresa.
Esistono diversi principi e metodologie per sviluppare questa capacità.
Nessuna azienda può esistere senza clienti e i clienti vanno curati come un grande patrimonio dell'azienda, se si vuole che essi siano gli ambasciatori e i "venditori" dell'azienda e dei suoi prodotti o servizi. Su questo argomento si è scritto molto. Esistono varie metodologie e strumenti per fare in modo che tutte le risorse umane dell'azienda comprendano e facciano proprio questo modo di pensare e di agire: il cliente viene prima di tutto, il cliente è il solo che può licenziare tutti, il cliente è il vero padrone dell'azienda.
Immaginare che questo nuovo modo di pensare possa essere trasferito alle risorse umane nel modo tradizionale, vale a dire con i sistemi tradizionali di formazione, è assolutamente una gran perdita di tempo e denaro. La (tras)formazione da un approccio aziendocentrico ad uno clientocentrico deve basarsi su cinque fondamentali principi dell'apprendimento, se si vuole che le persone crescano continuamente e siano sempre pronte al cambiamento.
A questo punto e' necessario utilizzare semplici strumenti di analisi e seguire alcuni semplici principi.

Lo strumento puo' essere una check list che elenchi per il settore di mercato da analizzare:
1. la situazione attuale del mercato;
2. il grado di variazione del mercato (stabile, abbastanza stabile, variabile, molto variabile e fuori controllo);
3. i parametri che causano il cambiamento e per ciascuno di essi l'effetto del cambiamento.

Completare la check list basandosi su dati reperibili e su esperienza acquisita ci permettera' di gettare le basi per una pianificazione della strategia di marketing. Inoltre il cercare di definire il livello di "caoticita'" del mercato ci permettera' di identificare e utilizzare a nostro vantaggio i parametri potenziali del cambiamento. La comprensione della dinamica del cambiamento ci consentira' di utilizzare in anticipo fattori altamente destabilizzanti quali l'innovazione, la distribuzione o il sistema organizzativo.

I principi generali per una corretta comprensione e gestione del marketing in ambiente "caotico" sono, in sintesi, i seguenti:
a. sviluppare e migliorare continuamente prodotti e processi;
b. provocare il cambiamento (essere la farfalla);
c. essere veloci e flessibili;
d. dedicare alla raccolta delle informazioni, da qualsiasi parte provengano, il massimo tempo possibile.

Molti teorici del management sostengono che un’organizzazione deve basare la propria attivita’ su alcuni valori-chiave; gli autori di questa pubblicazione individuano tali valori, ed i vantaggi derivanti dalla loro applicazione. Lebow e Simon citano otto valori fondamentali, che regolano il comportamento dei dipendenti di un’organizzazione:
1. Basate i rapporti con i colleghi sulla lealta’ e la sincerita’;
2. Accordate fiducia ai vostri soci e collaboratori;
3. Abbiate sempre il controllo delle vostre azioni e decisioni;
4. Siate ricettivi nei confronti delle nuove idee;
5. Siate pronti a correre dei rischi per il bene della vostra organizzazione;
6. Date credito quando ce n’e’ bisogno;
7. Agite sempre con onesta’;
8. Ponete gli interessi degli altri davanti ai vostri.