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giovedì, dicembre 01, 2005

ISO 14000, ovvero come si persegue lo sviluppo sostenibile nelle varie fasi

Pubblicato su Notiziario Gemini Europa ( http://www.geminieuropa.com ) Aprile 2001

L'introduzione di questa certificazione comporta una modifica del sistema di gestione e di produzione in modo da prevenire l'inquinamento, ridurre i consumi di risorse naturali, migliorando le "prestazioni ambientali" dell'azienda.
Il concetto di sviluppo sostenibile, inteso come soddisfazione dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri, comincia ad essere elaborato dalla conferenza di Stoccolma, organizzata dalle Nazioni Unite nel 1972, alla quale partecipano 133 paesi.

La Norma ISO 14001
La norma ISO 14001 specifica i requisiti di un "sistema di gestione ambientale" (EMS - environmental management system). Il sistema di gestione ambientale costituisce parte del più ampio sistema di gestione aziendale. La responsabilità principale per la messa a punto di tale sistema appartiene alla Direzione aziendale, attraverso attività di organizzazione, pianificazione, assegnazione di risorse e responsabilità, verifica e riesame.
La norma ISO 14001 non specifica particolari parametri ambientali e non fissa limiti nelle emissioni. Scopo del sistema di gestione ambientale, descritto dalla norma, è quello di mettere l'organizzazione in grado di prefiggersi obiettivi ambientali e di porre in atto le azioni necessarie per il loro conseguimento, in un'ottica di miglioramento continuo e di rispetto della legislazione e dei regolamenti applicabili.
I vantaggi derivanti dall'applicazione delle prescrizioni della norma ISO 14001 e dalla certificazione del sistema di gestione ambientale possono essere i seguenti:
· riduzione dei costi per la gestione dei rifiuti;
· risparmi nei consumi di energia e materiali;
· riduzione dei costi di trasporto;
· miglioramento dell'immagine aziendale, nei confronti degli organi di controllo, dei clienti e della comunità locale;
· adozione di un approccio sistematico per il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.

E' importante sottolineare che la certificazione (ad opera di enti accreditati) avviene a fronte della norma ISO 14001, non della legislazione ambientale vigente nel paese in cui si trova l'organizzazione. Con la certificazione si attesta dunque la conformità del sistema di gestione ambientale alle prescrizioni della norma ISO 14001; non è valutato (e certificato) il rispetto della legislazione ambientale da parte dell'organizzazione, la cui verifica è demandata ad altri tipi di ispezione, che sono compito anche di organi pubblici di controllo.

Cos'è un sistema di gestione ambientale
Il sistema di gestione ambientale descritto nella norma ISO 14001 è un modello costruito sul ciclo di miglioramento continuo PDCA (Plan, Do, Check, Act), teorizzato da W. E. Deming. La norma ISO 14001 sviluppa queste quattro fasi in 17 punti.

Politica ambientale
La politica ambientale dell'organizzazione deve essere formulata dall'alta direzione dell'azienda e contiene impegni: al miglioramento continuo; alla prevenzione dell'inquinamento; al rispetto della legislazione ambientale ed eventuali norme volontarie sottoscritte.
La politica fornisce il quadro di riferimento, per stabilire gli obiettivi ambientali ed una direzione, per tutti i lavoratori e la dirigenza dell'organizzazione. Proprio per queste necessità, ed altro ancora, La norma ISO 14001 prevede esplicitamente che la politica ambientale sia diffusa a tutto il personale e resa disponibile al pubblico.

Pianificazione
Durante la fase di pianificazione, l'organizzazione deve identificare gli aspetti ambientali, delle attività svolte e dei prodotti, che possono avere impatti significativi sull'ambiente e che essa è in grado di controllare. I possibili impatti possono riguardare l'aria, l'acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli essere umani e le relative interrelazioni.
Nell'identificazione degli aspetti ambientali significativi, connessi alle proprie attività ed ai prodotti, l'organizzazione deve tenere conto:
· della propria politica ambientale;
· delle eventuali prescrizioni legali (permessi, approvazioni, ecc.) o regolamentari e degli impegni sottoscritti;
· delle attività svolte, su cui può esercitare controllo, o su cui è in grado di avere influenza (ad esempio nelle scelte di approvvigionamento o nei rapporti con alcuni fornitori, su cui è possibile esercitare pressioni);
· della possibilità di anomalie di funzionamento o di incidente (gli aspetti ambientali si riferiscono, infatti, anche a situazioni di potenziale impatto);
· del parere di tutte le parti interessate, quali comunità locali, organizzazioni, clienti, ecc. (prevedendo appropriate forme di comunicazione).
L'analisi deve essere tenuta aggiornata (ad esempio, quando l'organizzazione avvia nuove produzioni o colture, o utilizza altre risorse o materie prime). Nello stabilire gli impatti ambientali, l'azienda non deve limitarsi a considerare solamente le prescrizioni legislative. (R. Martin).
La norma prevede anche che l'organizzazione debba stabilire obiettivi (che sono di carattere generale) e traguardi, questi ultimi dati da prestazioni misurabili e definite, anche nelle scadenze (ad es. riduzione del 10% del consumo di energia entro 1 anno). Con il posizionamento di traguardi, l'organizzazione traccia la via che porta al perseguimento degli obiettivi (J. Cascio). Mediante l'analisi delle prestazioni ottenute e dei traguardi stabiliti, è allora possibile valutare il conseguimento degli obiettivi. Per ogni obiettivo, perciò, vi deve essere almeno un traguardo.
Gli obiettivi ed i traguardi si dovrebbero stabilire in conformità a:
· politica ambientale;
· requisiti legali e regolamentari prescritti o impegni sottoscritti;
· aspetti ambientali significativi individuati;
· possibilità tecnologiche, esigenze finanziarie (ad esempio privilegiando gli obiettivi ambientali che consentano nello stesso tempo di ridurre i costi, mediante il miglioramento dell'efficienza del sistema produttivo e la riduzione degli sprechi) e commerciali (conciliabili, ad esempio, con l'esigenza di miglioramento della qualità dei prodotti);
· punto di vista delle parti interessate (fornitori, azionisti, personale dipendente, clienti, comunità locali, ecc.)

Occorre ricordare che il sistema di gestione ambientale è un sistema di miglioramento continuo, che anno dopo anno porta, attraverso il conseguimento degli obiettivi e dei traguardi di volta in volta stabiliti dalla Direzione, al progressivo miglioramento delle prestazioni ambientali dell'organizzazione. Questi obiettivi, perciò, devono essere realistici e realizzabili dal sistema, non eccessivamente ambiziosi e devono essere compatibili con gli altri obiettivi dell'organizzazione.

Attuazione e funzionamento
Per assicurare l'attuazione del sistema di gestione ambientale, occorre che ruoli, responsabilità ed autorità coinvolte nel conseguimento degli obiettivi e dei traguardi e nelle altre operazioni previste dal sistema, siano definiti. A questo scopo, è opportuno fare riferimento all'organigramma aziendale esistente. I lavoratori incaricati dell'attuazione del sistema di gestione ambientale devono avere a disposizione il tempo necessario ed essere dotati delle risorse sufficienti. La mancanza di adeguate risorse rappresenta una non conformità critica abbastanza comune, riconducibile all'alta direzione, che potrebbe essere riscontrata in più punti del sistema, nel corso delle verifiche ispettive (G. P. Johnson, J. M. Juran).
La norma richiede inoltre l'appropriata gestione delle comunicazioni riguardanti gli aspetti ambientali ed il sistema di gestione ambientale, sia all'interno dell'azienda, che nei confronti dell'esterno (comunità locali, clienti, ecc.). Ad esempio, comunicazioni potrebbero essere stabilite con organismi pubblici di controllo, durante l'analisi od il riesame degli aspetti ambientali.
Il sistema di gestione ambientale andrebbe descritto in manuali, procedure e registrazioni: la norma ISO 14001 si applica alle organizzazioni che intendono dimostrare (e certificare) la conformità del proprio sistema di gestione ambientale. Nel corso della verifica ispettiva, condotta da Enti esterni, la documentazione e le registrazioni forniscono l'evidenza oggettiva della messa a punto di un sistema conforme alla norma. Nello stesso tempo, la documentazione di sistema fornisce al personale incaricato un indispensabile riferimento sulle responsabilità assegnate, i ruoli e le attività da svolgere. Una standardizzazione delle attività costituisce inoltre la base su cui costruire il miglioramento continuo del sistema.
La norma prevede un appropriato controllo della documentazione e delle registrazioni, similare a quello previsto dalle norme di assicurazione qualità.
È richiesto un controllo operativo, che può essere realizzato mediante l'identificazione e la pianificazione delle attività (qualifica degli addetti, istruzioni di lavoro, metodi di controllo, ecc.), associate con gli aspetti ambientali significativi, allo scopo di conseguire gli obiettivi ambientali stabiliti. Le procedure e le istruzioni di lavoro dovrebbero prevedere anche condizioni operative anormali, incluse le emergenze.

Controlli ed azioni correttive
Si dovrebbero opportunamente pianificare e controllare le attività di sorveglianza e misurazione delle operazioni che possono avere impatto sull'ambiente, con particolare riferimento a quelle direttamente interessate al conseguimento degli obiettivi e dei traguardi ambientali stabiliti. L'organizzazione dovrebbe valutare periodicamente la conformità delle proprie attività alle leggi ed ai regolamenti ambientali.
In caso di non conformità alla norma, alla politica ambientale od alle procedure stabilite, devono essere poste in atto azioni per:
· gestire la non conformità e ridurre od eliminare ogni eventuale impatto causato;
· rimuovere la causa della non conformità (azione correttiva);
· attuare azioni, per impedire che la causa di non conformità possa ripresentarsi (azione preventiva);
Le azioni correttive e preventive devono essere opportunamente pianificate, registrate, attuate e la loro efficacia va valutata.
Non conformità si possono riscontrare anche durante lo svolgimento del programma di verifica ispettiva (audit) interno, prescritto per valutare la corrispondenza del sistema di gestione ambientale attuato ai requisiti della norma ISO 14001, alla politica ambientale od ai documenti aziendali (manuali e procedure).

Riesame della Direzione
L'alta direzione dovrebbe svolgere un riesame (la fase Act del ciclo di Deming) periodico dell'organizzazione, ad intervalli prefissati. Scopo del riesame è la verifica del sistema di gestione ambientale, per valutare se esso sia idoneo ed in grado di conseguire la politica, gli obiettivi ed i traguardi stabiliti.
Durante il riesame, la Direzione aziendale potrà decidere di rivedere e approvare azioni di miglioramento (assegnando precise responsabilità e adeguate risorse, e prevedendo scadenze per la loro attuazione) quali: revisione della politica ambientale e sua diffusione, adeguamento degli obiettivi e traguardi, del programma di gestione ambientale o modifica della gestione ambientale. Il successo o l'insuccesso di un sistema di gestione ambientale, nel perseguire la politica ambientale, così come gli obiettivi e i traguardi, dipendono soprattutto dalla capacità della Direzione aziendale di gestire il processo di miglioramento.

Conclusioni
Questo schema di ragionamento vuole essere un monito a chi crede di poter ritardare l’implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale: il miglioramento continuo per un’azienda non è una scelta è una necessità.