Nuovo mercato, nuovi manager, nuove competenze
Pubblicato su Notiziario Gemini Europa ( http://www.geminieuropa.com ) Marzo 2001
La civiltà del nuovo millennio si sposta dalla terra al satellite. Le autostrade diventano “intelligenti” e su scala mondiale, per consentire la movimentazione non di persone e beni materiali ma di informazioni. Si creano realtà virtuali, si inizia a gestire il caos. Lo scenario tecnologico che si va prospettando in questi anni è fortemente caratterizzato dalla convergenza delle tecnologie dell’informazione con quelle delle telecomunicazioni. Tutto ciò pone le basi per un forte sviluppo e richiesta di nuove applicazioni, ma soprattutto di nuove figure in grado di capire e applicare rapidamente. Mentre rimangono validi alcuni valori che avevano rilevanza nel passato, come la capacità di approfondire e di conoscere in dettaglio, altri se ne aggiungono: l’interdisciplinarietà, la capacità di riutilizzazione delle competenze acquisite in ambiti diversi, l’integrazione.
Quindi, le dinamiche del cambiamento impongono ai manager un imperativo chiave: la capacità di gestire l’innovazione.
Allo scopo di indurvi ad una utile riflessione riportiamo alcuni spunti tratti da Business 2.0 di marzo: ”..Al manager fan sapere…che bisogna imparare a stare in equilibrio sulla linea di confine tra imprenditore e dirigente. Che è importante saper cogliere l’attimo creativo. Che si deve avere fiducia nella propria intuizione. Che sono fondamentali le capacità decisionali. I corsi per costruire e-manager applicano nuovi metodi e nuovi principi”.
Chi abbia la voglia e la pazienza di sfogliare i programmi formativi destinati ai manager della Net Economy scoprirà che ogni scuola di formazione o società di consulenza e di formazione applica il proprio metodo che a volte risulta diverso anzi agli antipodi rispetto ad altri. Questo se può apparire come un elemento di confusione, dovrebbe far riflettere su una cosa estremamente importante: se è cambiato il modo di fare affari, devono cambiare anche gli uomini necessari per far correre la locomotiva ai ritmi imposti dalla tecnologia e quindi il significato stesso di formazione manageriale.
Certo, la differenza fondamentale tra il manager della Net Economy rispetto a quello della precedente generazione è la conoscenza delle tecnologie, anche se rimane fondamentale il bagaglio tradizionale di general management.
Le riflessioni sulla formazione manageriale, fatte da alcuni autorevoli formatori, ci danno la possibilità di ribadire un concetto che è poi la base di partenza di ogni nostro corso di formazione manageriale: oggi le pubblicità, i messaggi su riviste, giornali e cartelloni ci spingono verso l’acquisto frenetico di nuovi e potenti computer in grado di automatizzare la maggior parte dei processi di business e quindi di incidere enormemente sulle strategie complessive dell’azienda. Questo è estremamente vero, oggi, ogni manager deve avere la possibilità di lavorare con gli strumenti giusti. Ma il pericolo insito in questi messaggi è il seguente: sono disponibili potenti risorse tecnologiche, computer velocissimi, Web Cam in grado di collegarci con i luoghi più remoti ed in tempo reale, ma tutto ciò senza l’uomo in grado di gestire, capire e sviluppare, non servirà proprio a nulla. Se non ci credete, provate ad accendere il vostro potentissimo PC ed aspettate. Aspettate che faccia qualcosa,…non succederà proprio nulla, perché è comunque una macchina anche se potente. Il vero differenziale sarà sempre il potenziamento della capacità decisionale.
Il dott. Antonio Zaffaroni, Responsabile della Formazione (Omnitel Pronto Italia), analizzando le problematiche a cui il manager moderno deve necessariamente saper dare risposte certe e rapide, sostiene che: “oggi, bisogna prevedere percorsi formativi in grado di stimolare una visione moderna del manager, con percorsi diversi ma in grado fornire contenuti validi e che riescano ad integrarsi per poter completare così una formazione adeguata. Infatti, Noi della Omnitel eseguiamo costantemente programmi diversi, in modo stabile e continuato. Questo perché, partendo dal top management è necessario avviare quel processo in grado di aprire le menti, stimolare tutta la struttura verso nuove riflessioni, nuove conoscenze, che vadano al di la delle singole e necessarie competenze. Perché, oggi più che mai, è estremamente necessario che ognuno conosca quello che succede in ogni settore anche quelli che apparentemente non influenzano il nostro business. Oggi, tutto è estremamente collegato”. Questi (riteniamo), saranno stati i motivi della scelta Omitel di inserire nel loro ricco ed articolato percorso formativo anche la Practice Simulation della Gemini Europa, e di questo siamo estremamente felici e stimolati.
Con il nostro metodo, la Practice Simulation, si ha la possibilità di operare in vivo (in aula) o a distanza tramite un sito dedicato, oppure con formule miste, che danno la possibilità di vedere il tutor in aula, per il lancio del corso e per spiegarne i meccanismi, per poi rincontrarsi in finale. Il vantaggio reale deriva dalla competizione che si instaura fra i gruppi/squadre che concorrono nella gestione dell’azienda assegnatagli. Perché questo è quello che facciamo in ogni corso; diamo la possibilità ai partecipanti di gestire un’azienda in ogni attività strategica, dal marketing all’amministrazione, per intenderci.
Inoltre (come nella realtà), le scelte di ogni manager andranno a scontrarsi con le risposte del mercato a cui tutti siamo realmente tenuti ad obbedire. Questo avviene in maniera sicura, perché è comunque una simulazione, quindi ogni squadra è stimolata a sperimentare nuove soluzioni, strategie, senza che gli errori si riflettano realmente sull’azienda.
La civiltà del nuovo millennio si sposta dalla terra al satellite. Le autostrade diventano “intelligenti” e su scala mondiale, per consentire la movimentazione non di persone e beni materiali ma di informazioni. Si creano realtà virtuali, si inizia a gestire il caos. Lo scenario tecnologico che si va prospettando in questi anni è fortemente caratterizzato dalla convergenza delle tecnologie dell’informazione con quelle delle telecomunicazioni. Tutto ciò pone le basi per un forte sviluppo e richiesta di nuove applicazioni, ma soprattutto di nuove figure in grado di capire e applicare rapidamente. Mentre rimangono validi alcuni valori che avevano rilevanza nel passato, come la capacità di approfondire e di conoscere in dettaglio, altri se ne aggiungono: l’interdisciplinarietà, la capacità di riutilizzazione delle competenze acquisite in ambiti diversi, l’integrazione.
Quindi, le dinamiche del cambiamento impongono ai manager un imperativo chiave: la capacità di gestire l’innovazione.
Allo scopo di indurvi ad una utile riflessione riportiamo alcuni spunti tratti da Business 2.0 di marzo: ”..Al manager fan sapere…che bisogna imparare a stare in equilibrio sulla linea di confine tra imprenditore e dirigente. Che è importante saper cogliere l’attimo creativo. Che si deve avere fiducia nella propria intuizione. Che sono fondamentali le capacità decisionali. I corsi per costruire e-manager applicano nuovi metodi e nuovi principi”.
Chi abbia la voglia e la pazienza di sfogliare i programmi formativi destinati ai manager della Net Economy scoprirà che ogni scuola di formazione o società di consulenza e di formazione applica il proprio metodo che a volte risulta diverso anzi agli antipodi rispetto ad altri. Questo se può apparire come un elemento di confusione, dovrebbe far riflettere su una cosa estremamente importante: se è cambiato il modo di fare affari, devono cambiare anche gli uomini necessari per far correre la locomotiva ai ritmi imposti dalla tecnologia e quindi il significato stesso di formazione manageriale.
Certo, la differenza fondamentale tra il manager della Net Economy rispetto a quello della precedente generazione è la conoscenza delle tecnologie, anche se rimane fondamentale il bagaglio tradizionale di general management.
Le riflessioni sulla formazione manageriale, fatte da alcuni autorevoli formatori, ci danno la possibilità di ribadire un concetto che è poi la base di partenza di ogni nostro corso di formazione manageriale: oggi le pubblicità, i messaggi su riviste, giornali e cartelloni ci spingono verso l’acquisto frenetico di nuovi e potenti computer in grado di automatizzare la maggior parte dei processi di business e quindi di incidere enormemente sulle strategie complessive dell’azienda. Questo è estremamente vero, oggi, ogni manager deve avere la possibilità di lavorare con gli strumenti giusti. Ma il pericolo insito in questi messaggi è il seguente: sono disponibili potenti risorse tecnologiche, computer velocissimi, Web Cam in grado di collegarci con i luoghi più remoti ed in tempo reale, ma tutto ciò senza l’uomo in grado di gestire, capire e sviluppare, non servirà proprio a nulla. Se non ci credete, provate ad accendere il vostro potentissimo PC ed aspettate. Aspettate che faccia qualcosa,…non succederà proprio nulla, perché è comunque una macchina anche se potente. Il vero differenziale sarà sempre il potenziamento della capacità decisionale.
Il dott. Antonio Zaffaroni, Responsabile della Formazione (Omnitel Pronto Italia), analizzando le problematiche a cui il manager moderno deve necessariamente saper dare risposte certe e rapide, sostiene che: “oggi, bisogna prevedere percorsi formativi in grado di stimolare una visione moderna del manager, con percorsi diversi ma in grado fornire contenuti validi e che riescano ad integrarsi per poter completare così una formazione adeguata. Infatti, Noi della Omnitel eseguiamo costantemente programmi diversi, in modo stabile e continuato. Questo perché, partendo dal top management è necessario avviare quel processo in grado di aprire le menti, stimolare tutta la struttura verso nuove riflessioni, nuove conoscenze, che vadano al di la delle singole e necessarie competenze. Perché, oggi più che mai, è estremamente necessario che ognuno conosca quello che succede in ogni settore anche quelli che apparentemente non influenzano il nostro business. Oggi, tutto è estremamente collegato”. Questi (riteniamo), saranno stati i motivi della scelta Omitel di inserire nel loro ricco ed articolato percorso formativo anche la Practice Simulation della Gemini Europa, e di questo siamo estremamente felici e stimolati.
Con il nostro metodo, la Practice Simulation, si ha la possibilità di operare in vivo (in aula) o a distanza tramite un sito dedicato, oppure con formule miste, che danno la possibilità di vedere il tutor in aula, per il lancio del corso e per spiegarne i meccanismi, per poi rincontrarsi in finale. Il vantaggio reale deriva dalla competizione che si instaura fra i gruppi/squadre che concorrono nella gestione dell’azienda assegnatagli. Perché questo è quello che facciamo in ogni corso; diamo la possibilità ai partecipanti di gestire un’azienda in ogni attività strategica, dal marketing all’amministrazione, per intenderci.
Inoltre (come nella realtà), le scelte di ogni manager andranno a scontrarsi con le risposte del mercato a cui tutti siamo realmente tenuti ad obbedire. Questo avviene in maniera sicura, perché è comunque una simulazione, quindi ogni squadra è stimolata a sperimentare nuove soluzioni, strategie, senza che gli errori si riflettano realmente sull’azienda.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home