BSC come strumento da utilizzare in caso di rapidi cambiamenti o aggiustamenti degli obiettivi aziendali - Novembre 2001
Sintetizziamo alcune brevi impressioni emerse nella prima riunione di studio sulla BSC che Gemini Europa sta sviluppando per una prossima implementazione del servizio BSC.
Domanda di fronte a un nuovo prodotto: “ A che serve?”…
Sembra incredibile che in una società dominata dai valori dello scambio torna sempre fuori il valor d’uso. Ma è così. Ora la risposta non è scontata. Potrebbe infatti non servire a nulla. Peggio si potrebbe dare l’impressione che serve al venditore, ma non all’acquirente. In questo caso si è accompagnati gentilmente alla porta.
Una risposta che troviamo convincente, e che vi sottoponiamo, è questa:
“Il BSC serve quando vuoi cambiare rotta” (prodotto, mercato, struttura di vendita o produzione ecc.) e gli strumenti tradizionali non ti servono più. Gli strumenti tradizionali, infatti, dipendono da una gerarchia di obiettivi definiti e da indicatori sintetici che li raffigurano. Indicatori di produttività, indicatori finanziari, quote di mercato e quant’altro forma un business plan articolato sul budget diventa improvvisamente inutilizzabile quanto si deve cambiare velocemente.
Per chi ha esperienza di barca a vela: se cambia il vento devo virare. Tutte le regole che spingevano avanti la barca prima, nella virata cambiano.
Anzi, mentre le vele si riposizionano al vento, ci sarà un momento in cui sarò addirittura controvento, in una posizione in cui la teoria mi dice che resterei fermo se non avessi l’abbrivio.
Ora l’abbrivio è un’entità assolutamente trascurabile in navigazione. Rappresenta un 0,000…della velocità di una barca in movimento. Eppure se non avessi l’abbrivio resterei lì inchiodato, col fiocco moscio e la randa che sbatte.
Fuor di metafora: la conoscenza dei dati delle singole business unit e dei dati cosiddetti “intangibili”, ad esempio la disponibilità e la capacità del personale ad affrontare un cambiamento anche radicale, la flessibilità o meno dell’hardware e del software che uso, ecc. ecc. sono tutti elementi che hanno poco rilievo, “quando la barca va” e quindi non sono sintetizzati negli obiettivi di budget, ma che possono avere grande importanza quando “cambio rotta”.
Le nuove condizioni operative del mercato hanno aumentato in modo incredibile le necessità di “virata”. Raramente il vento soffia nella stessa direzione per più di qualche mese. Il tempo che si passa “in virata” è a volte superiore a quello che si passa in navigazione. Esempio per tutti (ahimè) le banche che sono da più di cinque anni in “ristrutturazione permanente”.
Se dimostriamo che il BSC consente quantomeno di mantenere l’abbrivio, e quindi evita lo “stop” dell’azienda e del profitto anche in una situazione di continui mutamenti di rotta, faremo felici molti potenziali clienti.
Domanda di fronte a un nuovo prodotto: “ A che serve?”…
Sembra incredibile che in una società dominata dai valori dello scambio torna sempre fuori il valor d’uso. Ma è così. Ora la risposta non è scontata. Potrebbe infatti non servire a nulla. Peggio si potrebbe dare l’impressione che serve al venditore, ma non all’acquirente. In questo caso si è accompagnati gentilmente alla porta.
Una risposta che troviamo convincente, e che vi sottoponiamo, è questa:
“Il BSC serve quando vuoi cambiare rotta” (prodotto, mercato, struttura di vendita o produzione ecc.) e gli strumenti tradizionali non ti servono più. Gli strumenti tradizionali, infatti, dipendono da una gerarchia di obiettivi definiti e da indicatori sintetici che li raffigurano. Indicatori di produttività, indicatori finanziari, quote di mercato e quant’altro forma un business plan articolato sul budget diventa improvvisamente inutilizzabile quanto si deve cambiare velocemente.
Per chi ha esperienza di barca a vela: se cambia il vento devo virare. Tutte le regole che spingevano avanti la barca prima, nella virata cambiano.
Anzi, mentre le vele si riposizionano al vento, ci sarà un momento in cui sarò addirittura controvento, in una posizione in cui la teoria mi dice che resterei fermo se non avessi l’abbrivio.
Ora l’abbrivio è un’entità assolutamente trascurabile in navigazione. Rappresenta un 0,000…della velocità di una barca in movimento. Eppure se non avessi l’abbrivio resterei lì inchiodato, col fiocco moscio e la randa che sbatte.
Fuor di metafora: la conoscenza dei dati delle singole business unit e dei dati cosiddetti “intangibili”, ad esempio la disponibilità e la capacità del personale ad affrontare un cambiamento anche radicale, la flessibilità o meno dell’hardware e del software che uso, ecc. ecc. sono tutti elementi che hanno poco rilievo, “quando la barca va” e quindi non sono sintetizzati negli obiettivi di budget, ma che possono avere grande importanza quando “cambio rotta”.
Le nuove condizioni operative del mercato hanno aumentato in modo incredibile le necessità di “virata”. Raramente il vento soffia nella stessa direzione per più di qualche mese. Il tempo che si passa “in virata” è a volte superiore a quello che si passa in navigazione. Esempio per tutti (ahimè) le banche che sono da più di cinque anni in “ristrutturazione permanente”.
Se dimostriamo che il BSC consente quantomeno di mantenere l’abbrivio, e quindi evita lo “stop” dell’azienda e del profitto anche in una situazione di continui mutamenti di rotta, faremo felici molti potenziali clienti.
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