consulenza manageriale

venerdì, dicembre 23, 2005

Charles Handy e gli stili manageriali - Giugno 2005

Quando penso alle persone che lavorano nelle organizzazioni ed a quali sono le peculiarità di un´azienda piuttosto che di un´altra, automaticamente mi torna in mente la suggestione del modello interpretativo delle figure professionali, della realtà aziendale, della cultura organizzativa e degli stili di management che insegna una persona, un professionista di nome Charles Handy.

Charles Handy, il guru inglese di management, ha confezionato in un testo - divenuto un classico della letteratura manageriale - una interessante riclassificazione degli stili di management e della cultura organizzativa con riferimenti alla mitologia greca. Il testo "Gods of Management: the changing world of organisations" riconduce a quattro dei (Giove, Apollo, Atena e Dioniso) gli stili manageriali ed i fondamenti delle differenti culture organizzative.

• La cultura di Giove (il club) identifica l´imprenditorialità innovativa e dinamica capace di creare e lanciare nuove iniziative attraverso la rapida presa di decisioni ed una comunicazione efficace. Gli stili manageriali sono marcatamente power-oriented, rifuggono la burocrazia e creano un´organizzazione con un basso livello di formalità. Giove rappresenta il carisma, una figura rispettata e temuta ed altamente seduttiva.

• La cultura di Apollo (il ruolo) rappresenta un´organizzazione ordinata e strutturata che opera con ruoli chiari ed una gerarchia definita razionalmente. Apollo, il dio dell´ordine, delle leggi e della burocrazia, diviene l´emblema della strategia fondata su una precisa definizione dei compiti e rifugge il culto della personalità di Giove.

• La cultura di Atena (il task) caratterizza un approccio molto differente dai precedenti in quanto l´enfasi è posta sul raggiungimento degli obiettivi attraverso la cultura del problem-solving ed in parte grazie alle esperienze maturate nel corso degli anni. Senza particolare entusiasmo nei confronti delle strutture organizzative e dei ruoli correlati, questo modello di cultura organizzativa fonda la sua convinzione sul fatto che il potere e l´influenza dipendono dalle expertise, dal raggiungimento degli obiettivi, dalla capacità di lavorare in team e dall´efficace partecipazione agli obiettivi dell´organizzazione. Atena la dea dell´operatività, rappresenta la giovane ed energetica guerriera ed identifica la protettrice degli esploratori e dei "navigatori".

• La cultura di Dioniso (l´individualismo) enfatizza la soggettività adombrando quindi l´importanza dell´organizzazione. Dioniso, il dio preferito dagli artisti e dai professionisti, rappresenta la valorizzazione delle competenze individuali piuttosto che la messa a punto di una macchina aziendale che, seppure efficace, è sicuramente anonima. In questo tipo di cultura organizzativa non vi è spazio per il capo in senso tradizionale ma le funzioni di guida vengono assegnate quasi spontaneamente dai membri dei gruppi di lavoro a quelle figure che si distinguono naturalmente per eccellenza professionale e spiccate doti umane.
Dioniso, il dio del vino e della musica, rappresenta l´ideologia dell´auto-motivazione e dell´autoorientamento esistenziale.

Anche se il testo analizza le articolazioni della realtà imprenditoriale in base all´importanza che ciascuna di queste divinità manageriali può assumere al suo interno, appare abbastanza evidente la contrapposizione fra Apollo e Dioniso. Charles Handy attinge direttamente da Nietzsche il quale, come è evidente, utilizza il modello apollineo e quello dionisiaco per articolare la riflessione filosofica sul sorgere della tragedia greca, per dare un´interpretazione della grecità e per fornire una visione del mondo.